Momento difficile per gli alberghi italiani che stanno registrando un calo medio dell'8-12% a livello di fatturato nel 2011. Ma quello che preoccupa di più gli operatori è la diminuzione degli utili a causa dell'aumento dei costi, come ad esempio l'energia, e la minore propensione alla spesa dei clienti. L'allarme è stato lanciato a Firenze dal presidente nazionale di Assohotel, Filippo Donati, a margine di un'iniziativa di Confesercenti.
Rispetto al passato, ha spiegato, c'é "un calo della permanenza media e una propensione alla spesa molto più limitata. Inoltre i portali intermediari su internet, usati sempre più dai clienti per scegliere una struttura e che agli alberghi costano un 20%, stanno portando a un abbassamento dei prezzi". Secondo Donati c'é un "decadimento delle tariffe con una guerra al ribasso. Oggi i 5 stelle vendono camere al prezzo di un quattro, un quattro stelle a livello di un tre, e così via. Per questo – ha concluso – in questi giorni abbiamo chiesto un incontro al nuovo ministro del Turismo Piero Gnudi per abbassare l'iva e rivedere l'imposta di soggiorno".