Non bastava la crisi e il calo di generalizzato di clienti. Alla vigilia dell'estate gli albergatori italiani devono fare i conti anche con l'imu. "Si tratta – sottolinea il presidente di Asshotel-Confesercenti, Filippo Donati – di una stangata durissima che colpisce l'unica industria visto che gli albergatori pagheranno in media oltre 12 mila euro". Una stangata che viene a cadere proprio in un momento in cui si registra un "calo ormai evidente, ove non drammatico, di presenze e fatturati".
"Proprio a causa della crisi, infatti – osserva Donati – le famiglie italiane stanno riducendo i soggiorni nelle strutture ricettive e le vacanze si annunciano sempre più brevi. Al ministro Gnudi – aggiunge il presidente di Asshotel – riconosciamo un'attenzione per le economie, prevalentemente turistiche, di zone interessate dal sisma ma, all'atto pratico, nulla se non parole di sostegno ed incoraggiamento".
Sul fronte Imu, il dato che preoccupa gli albergatori è che i conti che sono alla base di queste statistiche sono stati fatti con un prelievo dei Comuni di livello medio, ma gli enti locali potrebbero decidere contributi massimi fino al 10,6 per mille sul saldo di dicembre. "Allora sarebbero guai ancora più seri ed il default di molte aziende sarebbe inevitabile. Il centro studi di Asshotel – conclude Donati – calcola che il caro imu metterà in seria difficoltà non solo il sistema alberghiero italiano, ma anche molti altri settori che, invece di vedersi sostenuti, si trovano quotidianamente alle prese con una pressione fiscale non più sostenibile".