Associazioni consumatori contro Federalberghi

Alberghi troppo cari. Per portare turisti abbattere i prezzi del 30-50%

No al bonus proposto da Federalberghi, piuttosto ridurre i prezzi per dormire una notte in hotel. Replicano così all’allarme della Federalberghi, Carlo Pileri (Adoc), Elio Lanutti (Adusbef) e Rosario Trefiletti (Federconsumatori) sottolineando che i costi degli alberghi italiani sono tra i più cari del mondo. “Sarebbe più saggio – sottolinea Pileri – abbassare i prezzi delle strutture. Dal 2002 ad oggi i prezzi degli alberghi sono in costante aumento mentre la qualità è spesso sotto la media europea, in particolare per gli hotel ad uno e due stelle”. Lanutti e Trefiletti rilevano che negli anni scorsi Federalberghi e Confturismo non hanno mai monitorato con altrettanta puntualità un andamento del mercato che aveva visto disertare dall’Italia circa 5 milioni di turisti stranieri. Per Lanutti e Trefiletti, una camera d’albergo in Italia ha un costo medio di 150-200 euro (4 anni fa costava 150-200.000 lire), mentre negli altri paesi, come Francia, Spagna, Grecia, i costi sono attestati ad una media di 100 euro. Secondo Adusbef e Federconsumatori c’é un solo modo per riempire di nuovo le camere di albergo: un abbattimento generalizzato dei prezzi da un minimo del 30 e fino al 50 per cento, ed i consumatori torneranno a pernottare in massa negli hotel italiani e a far ripartire l’industria turistica assieme a politiche di incentivazione per attrarre di nuovo i turisti stranieri, come bonus benzine, pedaggi autostradali, biglietti scontati in musei e siti archeologici, con pacchetti turistici che possono rappresentare la differenza.

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