I porti italiani ritrovano la loro unità, inaugurano il nuovo corso targato Merlo-Monti e rivendicano il loro ruolo nell'economia del Paese: "Noi siamo un piccolo mondo, ma una grande economia. Dai porti viene generato un gettito annuo di 13 miliardi di euro di iva. E' tempo che si apra sulla portualità italiana una riflessione adeguata": è su questo messaggio, esposto all'assemblea di Assoporti dal presidente entrante dell'associazione, Luigi Merlo, che i porti italiani dopo un periodo di divisione hanno ritrovato la loro unità. E, senza giri di parole, chiedono ora al Governo l'attenzione e l'impegno che meritano.
"Quella del mare è un'economia complessa, ma è una grande economia – ha sottolineato Merlo – è tempo che l'Italia lo capisca e si attrezzi per affrontare le sfide di un mercato che é globale per definizione. Per questo propongo una Cernobbio del mare, l'istituzione di un'occasione annuale a cui partecipino tutti i soggetti coinvolti, a cominciare dal Governo, per fare il punto su come va il settore". Per questo le Autorità Portuali reclamano autonomia finanziaria e normativa.
L'appello è stato accolto dal viceministro Infrastrutture e Trasporti, Mario Ciaccia: "Credo nella capacità delle Autorità portuali di essere protagoniste di una nuova stagione, affinché i porti possano tornare ad avere il ruolo che meritano. Credo anche che quella della portualità debba essere una scelta strategica prioritaria. Bisogna riscoprire il ruolo dei porti perché escano fuori dal letargo di vari decenni e siano partecipi dello sviluppo e della crescita in una visione di sistema".