Astoi: fare chiarezza su effetti coronavirus per viaggi fuori da Cina

Astoi Confindustria Viaggi chiede alle Autorità che vengano diffusi messaggi più chiari e puntuali circa i possibili effetti del coronavirus in relazione ai viaggi con destinazioni diverse dalla Cina, “per evitare nei consumatori l’ingenerarsi di uno stato d’ansia, frutto di personali timori che non trovano ancoraggio in circostanze oggettive”.

“Come noto, infatti, la stessa Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) ha dichiarato ufficialmente che non sono necessarie misure restrittive per viaggi e commercio. A tal proposito, l’Oms – continua Astoi – ricorda che i Paesi che dovessero adottare misure restrittive in questi campi sono tenuti ad informare l’Organizzazione sulle motivazioni di tali decisioni, che potrebbero anche essere revocate se giudicate non idonee o immotivate. L’Oms raccomanda infine a tutti i Paesi di applicare misure fondate come “appoggiare paesi con sanità debole, accelerare sui vaccini, contrastare la diffusione di voci infondate.
Per quanto riguarda invece le informazioni ufficiali riportate sul sito www.viaggiaresicuri.it, mentre l’Unità di Crisi della Farnesina consiglia di posticipare i viaggi non necessari nella Repubblica Popolare Cinese, non altrettanto avviene per altri Paesi del mondo nei quali si sono verificati casi di coronavirus. Tour operator e agenzie di viaggi, in questi giorni, stanno assistendo i clienti nel migliore dei modi e stanno cercando di diffondere informazioni corrette sulla reale situazione, ma non possono trovarsi da soli a fronteggiare quest’emergenza ed è per questo motivo che ASTOI chiede con forza alle Autorità competenti, MIBACT compreso, di assumere una posizione ufficiale per evitare ingiustificati blocchi di viaggi in tutto il mondo, compresa l’Italia”.

 

 

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