Bocca: governo non fa nulla per hotel colpiti dal crac di Thomas Cook

“Sono molti i paesi colpiti duramente dal crack di Thomas Cook ma solo l’Italia sembra disinteressarsene. La Spagna ha varato un pacchetto da 800 milioni di euro per sostenere le imprese e i lavoratori. Nel piccolo Portogallo, lo stanziamento è di 150 milioni. Anche la Grecia ha adottato misure, che spaziano dalla cosiddetta IVA per cassa a forme di sostegno al reddito dei lavoratori”. Lo dichiara il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, in attesa del voto sugli emendamenti al decreto legge “crisi aziendali” al Senato, presso le Commissioni X e XI riunite.

“Quindici giorni fa – ricorda Bocca – al tavolo convocato dal Governo, insieme alle altre organizzazioni imprenditoriali abbiamo rappresentato al sottosegretario Lorenza Bonaccorsi la gravità della situazione, segnalando la necessità di intervenire con urgenza. Ci era stato assicurato che sarebbero stati utilizzati tutti gli strumenti necessari e ieri, per tutta risposta, la Commissione V del Senato ha espresso parere contrario a tutti gli emendamenti, che sono stati presentati dai parlamentari della maggioranza e dell’opposizione. Il parere negativo riguarda anche misure in favore dei lavoratori, che non costerebbero un centesimo alle casse dello Stato, in quanto sono state già pagate con i contributi dei datori di lavoro, e misure dal costo irrisorio, volte ad evitare una beffa clamorosa, che le imprese subiranno se saranno costrette a pagare IRES e IVA su crediti che non saranno mai incassati”.

“Confidiamo in una presa di posizione urgente del ministro Dario Franceschini – conclude Bocca – volta a far sì che anche le imprese ed i lavoratori italiani ricevano un concreto segnale di attenzione e non si ritrovino, ancora una volta, orfane, mentre i nostri competitor dimostrano di avere realmente a cuore le sorti dell’economia turistica”.

 

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