‘Bus turistici in città. Ztl, parcheggi, e servizi: un problema nazionale’, il convegno organizzato ieri da An.bti – Confcommercio, rappresenta uno spartiacque per la categoria dei Bus Turistici Italiani che per la prima volta hanno portato all’attenzione nazionale una delle tante criticità che penalizzano il settore, con un convegno a Montecitorio e con il contributo al dibattito di Istituzioni e Comuni.
“Sarà questo il metodo con cui affronteremo le criticità che da troppo tempo mortificano le aziende che rappresentiamo, è questa la strada giusta per ottenere risultati e sintesi tra posizioni contrapposte. Ringrazio i rappresentanti dei Comuni e delle Istituzioni che hanno contribuito a questo primo grande evento che ha organizzato An.bti – Confcommercio, ma che avrà risvolti positivi per il Turismo e i temi connessi per tutto il Paese”, ha detto il presidente dell’Associazione Nazionale Bus Turistici Italiani, Riccardo Verona, a margine dell’evento.
Che l’approccio del dialogo e del confronto costruttivo sia quello individuato da tutte le compagini presenti emerge chiaramente dalle dichiarazioni. Lo ha ribadito Roberto Pella, vicepresidente Vicario di ANCI: “È importante creare un tavolo con gli assessori comunali e voi di An.bti – Confcommercio per trovare una sintesi delle soluzioni tracciate oggi dagli assessori al Comune di Roma, per sviscerare tutti i temi connessi e dare risposte a una categoria come la vostra che le attende da anni”.
“Credo fermamente che siano necessarie regole chiare che, tuttavia, non si irrigidiscano su un modello di chiusura che non ci appartiene, ma trovino un giusto equilibrio tra le esigenze di un comparto che rappresenta il 10% del settore del Turismo e quelle dei residenti”.
“Persiste il pregiudizio che i bus turistici portino overtourism: non sono certamente le gite scolastiche o degli anziani che vanno nelle città d’arte, e hanno tutto il diritto di andarci, a generarlo; è necessario ascoltare le categorie per dare una risposta strutturale alle tante criticità che interessano il comparto turistic”, è la posizione dell’ex Ministro del Turismo Massimo Garavaglia.
“Per quanto riguarda il settore dei Bus Turistici, le questioni sulle quali dobbiamo concentrare la nostra attenzione sono sostanzialmente quelle di natura fiscale e il problema dell’accesso alle città. Noi abbiamo tentato, con emendamenti e proposte, di intervenire sulla questione delle accise e continueremo a insistere sul tema fiscale, riproponendolo al governo nel quadro delle compatibilità generali. Sulla questione dell’accesso, soprattutto nelle grandi città, serve la collaborazione dei Comuni”, ha ribadito Maurizio Gasparri, presidente dei senatori di FI.
Un approccio condiviso ed integrato è quello auspicato anche dagli assessori al Comune di Roma: “Va trovato un punto equilibri tra interesse privato delle aziende e interesse pubblico dei cittadini”, ha ribadito Alessandro Onorato, mentre Eugenio Patanè ha evidenziato che “per il centro storico di Roma, dove ogni giorno – nella zona B, quella a pagamento – arrivano circa 400 bus pari a circa 73 mila l’anno, genera disagi insostenibili che si possono risolvere o mitigare solo con un tavolo di discussione condiviso”. La proposta di una sinergia operativa è stata lanciata, la volontà di realizzarla con tutti gli attori coinvolti c’è, è ora di accelerare.