Caos voli penalizza ripartenza settore, FTO: Enac vigili

“Il far west sui voli sta generando un problema molto grave sui flussi turistici in entrata e uscita verso l’Europa. E compromette anche la nostra continuità territoriale interna in un momento in cui molti italiani si preparano a spostarsi verso le grandi isole. Senza dimenticare le difficoltà, in particolare, su mete come Londra che colpiscono non solo il business travel ma anche i nostri figli impegnati nei loro viaggi di istruzione”. Lo dice in una nota Franco Gattinoni, presidente della Federazione Turismo Organizzato di Confcommercio, commentando i dati di Mabrian, piattaforma spagnola di Travel intelligence per l’industria del turismo, che per Fto ha calcolato la differenza tra i voli sul periodo 15 luglio-31 agosto previsti lo scorso 28 giugno e quelli poi effettivamente rimasti il 12 luglio.

Una fotografia suscettibile di ulteriori cambiamenti, naturalmente, e che peraltro non tiene conto delle cancellazioni selvagge che avvengono senza preavviso il giorno stesso del volo.

Sulle tratte europee verso l’Italia, secondo Mabrian la più colpita risulta essere la Francoforte-Roma con 51 voli cancellati, mentre la Londra Heathrow-Milano è quella con più viaggi soppressi in percentuale (-23%). Male anche la Minorca-Milano con un -21%, ma in generale i problemi maggiori si segnalano su Francoforte e Londra. Mancano all’appello anche 30 voli sulla Monaco-Venezia e 22 sulla Madrid-Roma.

Rispetto alle tratte nazionali si pone soprattutto un problema di continuità territoriale con Sicilia e Sardegna. La tratta Roma-Catania perde 35 voli, mentre 32 sono stati soppressi sulle direttrici Milano-Catania e Roma-Palermo. Cancellati anche 24 viaggi sulla Cagliari-Milano. Peggio fa solo la tratta Milano-Brindisi con 36 voli andati in fumo (il 12% del totale).

Nella classifica per compagnie aree, sui viaggi originati in Europa con destinazione Italia Easyjet è nettamente maglia nera con 568 soppressioni, segue WizzAir con 205 e poi Lufthansa con 202, Ryanair con 170 voli in meno e Ita con 160. In termini percentuali la peggiore è la polacca Lot con un -19%, ma su un totale limitato di voli.

“Siamo di fronte a una situazione inaccettabile, proprio nella fase di ripartenza del turismo. Istituzioni, regolatori ed enti di vigilanza devono prendere tutti i provvedimenti necessari a consentire una progressiva normalizzazione del traffico aereo in vista del periodo di ferie e viaggi e soprattutto garantire una puntuale applicazione delle norme su informazione, assistenza e rimborsi dei passeggeri. Agenzie di viaggi e tour operator si stanno facendo carico di gran parte di questi disagi, ma la situazione non è più sostenibile – sottolinea Gattinoni -. Stiamo facendo il massimo per tutelare i clienti che comprano i nostri pacchetti, con rimborsi, riprotezioni su altri voli, cambi di tratta, transfer ad hoc, soluzioni logistiche. E li sosteniamo pure sul fronte legale. Ma così si rovina il turismo in ripartenza: non possiamo che chiedere con forza che tutti gli attori del settore rispettino le regole e le prerogative di chi viaggia. Le low cost non possono pensare di essere al di sopra della legge. Anche Enac, che ha un ruolo di vigilanza sull’applicazione della 261 del 2004, deve adoperarsi per l’osservanza delle norme, elemento chiave per il buon funzionamento del mercato”.

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