Caro energia insostenibile, l’allarme degli albergatori

“Nel settore alberghiero, stiamo vivendo la tempesta perfetta. Prima è arrivata la pandemia, poi la guerra e con quella il rincaro energetico. Secondo le nostre stime il costo dell’energia passerà dal 5% al 20% nel fatturato delle imprese, ed è insostenibile”. Lo ha detto la presidente di Confindustria Alberghi Maria Carmela Colaiacovo, nella conferenza stampa alla Camera “Caro energia, è allarme per il settore alberghiero. La crisi energetica dopo due anni di pandemia, impatti sulle imprese alberghiere e sui servizi”, su iniziativa dell’onorevole Maria Teresa Baldini (Italia Viva) organizzata da Confindustria Alberghi e Assosistema Confindustria.

Ora con l’ulteriore aumento di costi energetici, “non si possono aumentare i prezzi nelle nostre strutture, anche perché c’è ancora una bassissima domanda. Si devono trovare altre soluzioni” ha sottolineato Colaiacovo.

“Associo al grido d’allarme del settore alberghiero anche quello delle lavanderie industriali, sviluppate su tutto il territorio, che provvedono a reperire tutto il materiale tessilo necessario per vestire le strutture alberghiere e gli hotel, anche con una manutenzione costante e quotidiana – ha aggiunto Marco Marchetti, vicepresidente di Assosistema Confindustria -. Stando all’Osservatorio di Assosistema Confidustria che ha periodicamente analizzato i numeri del settore, a dicembre 2021 ha registrato un calo dell’attività dell’85% con una previsione per i primi tre mesi del 2022 di -65%”. Nel 2020 il settore delle lavanderie industriali per il turismo “ha registrato una perdita di 395 milioni di euro di fatturato, mentre nel 2021 una perdita di 350 milioni di euro”.

Tra le proposte di intervento congiunto all’esecutivo: l’innalzamento al 25% del credito di imposta previsto per l’acquisto di energia elettrica, analogamente a quanto stabilito per le imprese energivore; la proroga immediata almeno di un ulteriore trimestre dei crediti di imposta per l’acquisto di energia elettrica e gas, dell’IVA agevolata per l’acquisto di gas e delle misure di azzeramento/ riduzione degli oneri di sistema; l’introduzione di maggiorazioni sui crediti di imposta per l’acquisto di energia elettrica e gas nel caso di imprese che hanno perdite di fatturato nel secondo trimestre 2021 superiori al 50% rispetto l’analogo periodo 2019.

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