Città del Vino: è crisi con l’abolizione dell’Ici

Valentini chiede al governo di affrontare il tema della fiscalità rurale

Città del vino a rischio ‘crack’ con l’abolizione dell’Ici che non è "compensata da risorse alternative". A lanciare l’allarme l’associazione delle Città del Vino, che in una nota parla di un "classico paradosso all’italiana". "Modelli di vita ideali e per questo ‘vetrine a cielo aperto’ del made in Italy – sottolinea l’associazione – i comuni d’eccellenza del vino, con l’abolizione dell’Ici, non riescono a far quadrare i loro bilanci, perdendo in funzionalità e in qualità dei servizi ai cittadini. Per scongiurare il rischio ‘crack’, ai comuni, per sopravvivere, non resta che finanziarsi attraverso multe, autovelox e gli oneri provenienti da nuove edificazioni". E dal presidente dell’associazione, Valentino Valentini una richiesta al governo: “affrontare in maniera seria il tema della fiscalità rurale”.
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