CLIA, associazione internazionale delle compagnie da crociera, ha partecipato alla sessione dedicata alla connettività marittima della Ministeriale G7 Trasporti che si è tenuta sabato a Milano con il suo Europe Chairman Pierfrancesco Vago e insieme all’International Chamber of Shipping (ICS).
Durante l’incontro Vago ha condiviso quanto già espresso dall’intero comparto marittimo sulla assoluta necessità di garantire la sicurezza ai lavoratori del settore, soprattutto in considerazione delle minacce derivanti dalla crisi del Mar Rosso e da quelle in altre aree del mondo. CLIA sottolinea come l’intero comparto marittimo sia unito nel condannare gli attacchi alle navi e chiede l’adozione, già al prossimo Comitato per la Sicurezza Marittima dell’IMO che si terrà dal 15 al 24 maggio, di adeguate misure per proteggere i lavoratori. Il settore delle crociere impiega un terzo dei marittimi del mondo e ritiene prioritaria la questione della sicurezza, che deve essere al centro di qualsiasi risposta internazionale.
Durante l’appuntamento si è anche discusso degli investimenti infrastrutturali necessari per proseguire nel percorso di sostenibilità già intrapreso dal comparto. Gli obiettivi di decarbonizzazione, infatti, possono essere raggiunti solo adeguando la rete marittima globale alle nuove fonti energetiche. “È stata un’occasione per parlare con i ministri del G7 della sicurezza dei marittimi, ma anche della transizione verso un futuro a zero emissioni e di carburanti a basso impatto ambientale – ha detto Pierfrancesco Vago, CLIA Europe Chairman – Sarà fondamentale che i nuovi combustibili e le relative infrastrutture portuali siano disponibili su larga scala, specie laddove si possono creare strozzature.”
Le navi da crociera – che rappresentano l’80% degli ordini in costruzione nei cantieri europei – sono all’avanguardia nell’uso di tecnologie e carburanti puliti necessari per affrontare le sfide del cambiamento climatico. Nei prossimi 20 anni si completerà un processo che è già iniziato e che prevede il progressivo abbandono dei fossili per il passaggio a carburanti puliti (un percorso intrapreso già oggi da molte navi). Proprio per identificare, nel concreto, i bisogni futuri, CLIA ha avviato uno studio sull’ammontare degli investimenti necessari in diverse aree del mondo (in particolare nelle aree portuali) per accelerare la transizione energetica del comparto crocieristico.