“In Italia la risorsa demaniale spiaggia non è scarsa. Il dato oggettivo ministeriale si attesta a oggi al 33% di utilizzo totale. A questa
percentuale mancano i dati relativi a fiumi e laghi che, quasi certamente, tenderanno a diminuire il numero totale”, ma già questo “dato dimostra in modo incontrovertibile che per le imprese balneari non c’è alcuna necessità di ricorrere alla direttiva servizi e, di conseguenza, alla messa all’asta degli stabilimenti esistenti”.
Lo hanno evidenziato i balneari della Cna riuniti in assemblea regionale a Viareggio (Lucca) con imprenditori e politici. “Cna Balneari, già nella legge ‘milleproroghe’, ha espressamente richiesto l’istituzione di un tavolo tecnico per rilevare, attraverso la mappatura, il grado di disponibilità della risorsa spiaggia – ha detto Cristiano Tomei, coordinatore nazionale Cna Balneari – Ci sono le condizioni, alla conclusione
della mappatura che si attende a giorni, per nuove iniziative imprenditoriali sulle aree disponibili delle coste e allo stesso tempo per consentire la continuità alle attuali imprese balneari. Un segnale, questo, necessario per ridare serenità per il proprio futuro ad un comparto fondamentale per il turismo del Paese”.