Nell’ultimo anno l’Italia è stata colpita da una grave siccità, che ha visto cadere circa 50 miliardi di metri cubi di acqua in meno lungo tutta la Penisola con effetti drammatici per l’ambiente, l’agricoltura ma anche per il turismo della neve. A renderlo noto Coldiretti in riferimento alle previsioni di tempo stabile fino all’Epifania in Italia dove si registrano insolite alte temperature ma anche l’assenza di neve sull’Appennino con difficoltà per turismo e campagne.
“Se le piste da sci nel centro Italia sono deserte con un pesante danno per l’economia locale, la caduta della neve in questa stagione – sottolinea la Coldiretti – è determinante per recupero delle risorse idriche nelle montagne e favorire la produzione agricola”.
Invece il 2022 si classifica fino ad ora tra i più siccitosi degli ultimi trent’anni con la caduta del 30% di acqua in meno rispetto alla media storica del periodo 1991-2020, secondo le elaborazioni Coldiretti su dati Isac Cnr relativi ai primi undici mesi dell’anno. A preoccupare, sostiene la Coldiretti, è il caldo anomalo con le coltivazioni ingannate da una finta primavera che si stanno predisponendo alla ripresa vegetativa con gemme e fioriture anomale, dalle mimose ai limoni. Il rischio concreto è che, conclude la confederazione agricola, nelle prossime settimane le repentine ondate di gelo notturno brucino fiori e gemme di piante e alberi, con pesanti effetti sui prossimi raccolti futuri.