Confindustria Alberghi a Draghi: servono ancora sostegni

“Molto è stato fatto in questi mesi. L’impegno del Governo e del ministro  Garavaglia è stato fondamentale per ricostruire la fiducia degli operatori, ma il protrarsi delle difficoltà richiede ancora interventi mirati a sostegno del settore nell’attesa che l’economia del turismo in Italia possa ritrovare il suo equilibrio tornando ad aprirsi ai flussi internazionali”. Lo ha scritto in una lettera al premier Mario Draghi e ai ministri Franco e Garavaglia, Maria Carmela Colaiacovo, presidente di Associazione Italiana Confindustria Alberghi.

“In questi giorni – spiega Colaiacovo – assistiamo alla discussione sulla Manovra 2022, ma sembra che il tema degli aiuti sia uscito fuori dai radar. Molta parte dell’economia italiana è in ripresa, ma per il mondo alberghiero, quello più tradizionalmente vocato al turismo internazionale, la situazione resta difficil. A fronte dei 220 milioni di presenze straniere nel 2019, a tutt’oggi l’Italia ne ha registrate poco più di 15 milioni e le prospettive per i prossimi mesi, con il perdurare delle restrizioni di viaggio, non sono certo migliori. Le città d’arte continuano a soffrire della mancanza di domanda estera e il dato cumulativo realtivo al Tasso di Occupazione di Roma ad esempio, secondo i dati del nostro Osservatorio, registra un calo del 63,6% rispetto al periodo gennaio/settembre 2019. È chiaramente impensabile poter contare su un effetto sostituzione da parte del turismo interno. Oltre 16 mesi di fermo pressoché totale dell’attività con contrazioni del fatturato in molti casi anche superiori all’80% e una situazione di oggettiva difficoltà per molte imprese del settore hanno innescato un ampio ricorso al credito (+45,6% rispetto a +34,5% di altri settori secondo le analisi del Centro Studi Confindustria). Nella lettera inviata a Draghi – prosegue la Colaiacovo – abbiamo espresso la necessità di prevedere ancora per i prossimi mesi misure di sostegno che permettano alle aziende di traguardare il superamento della crisi ed evitare nell’immediato futuro un blocco degli investimenti con la conseguente perdita di competitività dell’offerta turistica italiana. Ad oggi, l’estensione del bonus affitti – fermo a luglio scorso – e l’esenzione della 2° rata IMU per chi ha subito perdite significative, continuano ad essere necessarie. Così come sarebbe importante poter contare su ulteriori misure di supporto alla sostenibilità dell’indebitamento, come la proroga della moratoria sui mutui, in scadenza il prossimo 31 dicembre, e l’allungamento della durata dei finanziamenti garantiti dallo Stato. Tra i nodi irrisolti – conclude la presidente – quello degli Aiuti di Stato che, su una crisi di così lungo periodo, sta condizionando la possibilità per molte realtà di grandi, medie e piccole dimensioni, di fruire degli aiuti già previsti nonché delle risorse stesse disposte dal PNRR, e delle grandi imprese che sono state escluse da molti degli interventi e che comunque si trovano ad attraversare una situazione complessa”.

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