Crescono i turisti a settembre, complice il caldo ma mancano gli stranieri

Il caldo fa aumentare i vacanzieri di settembre che salgono a quasi 9 milioni. Emerge dal bilancio tracciato da Coldiretti/Ixe’ che registra tuttavia l’assenza quasi totale dei circa 7 milioni di viaggiatori stranieri che lo scorso anno avevano pernottato in Italia a settembre, con un pesante impatto economico e occupazionale sul settore turistico nazionale.

Le vacanze di settembre sono favorite da una estate 2020 che dal punto di vista climatologico si classifica come la più bollente mai registrata in Europa da 112 anni con un’anomalia di addirittura 2,08 gradi rispetto alla media secondo le elaborazioni Coldiretti sulla base degli ultimi dati del National Climatic Data Centre (Noaa) e in Italia le temperature sono state di oltre mezzo grado (+0,57 gradi) più alte della media storica secondo Isac Cnr.

“Per molti italiani si tratta in realtà di un bis della vacanza con il mese di settembre – sottolinea la Coldiretti – che è particolarmente apprezzato da quanti cercano il relax e la tranquillità ma vogliono anche approfittare dei risparmi possibili con la cosiddetta bassa stagione. Il mare resta il protagonista ma si registra infatti un aumento in percentuale – precisa la Coldiretti – del turismo legato alla natura in montagna, nei parchi e nelle campagne con la possibilità di assistere alle tradizionali attività autunnali come il rito della vendemmia o avventurarsi nei boschi alla ricerca di fughi (la cui nascita per essere rigogliosa richiede come condizioni ottimali terreni umidi senza piogge torrenziali e una buona dose di sole)”.
A settembre quest’anno si stimano secondo Coldiretti circa 900 mila presenze in agriturismo con un calo del 10% dovuto soprattutto secondo Campagna Amica all’assenza di ospiti stranieri.

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