Cts-Touring Club insieme per sviluppare il turismo dei parchi

L'ecoturismo ha un enorme potenziale ma manca un'azione di sistema. E' quanto è stato ribadito nel corso della conferenza nazionale "La Natura dell'Italia", la due giorni per discutere di parchi e green economy promossa dal ministero dell'Ambiente, il Cts, Centro Turistico Studentesco e Giovanile e il Touring Club Italiano. E così, per dare un forte impulso alla sviluppo del turismo dei parchi, Cts e Touring Club Italiano hanno deciso di unire le forze e le competenze.
"Per sfruttare l'enorme potenziale del comparto – sostengono Cts e Touring Club Italiano – occorre una forte e incisiva azione di sistema che è mancata finora e che ha di fatto impedito lo sviluppo del turismo dei parchi. Tale azione deve prevedere l'ideazione e l'attuazione di una strategia nazionale che si prefigga di posizionare su mercato l'Italia come meta del turismo natura. L'Italia deve affrancarsi da un'immagine di destinazione a vocazione solo marina o culturale. Oggi – sottolineano Touring Club e Cts – la situazione del turismo nei parchi è tutt'altro che omogenea: alcuni, quelli storici, hanno già un buon flusso di visitatori (Abruzzo, Gran Paradiso, Stelvio), altri sono stati istituiti in zone già meta di turismo (Maddalena, Arcipelago Toscano, Aree Marine Protette). In altri ancora i flussi sono concentrati in luoghi di particolare interesse (santuari, centri storici, etc.) mentre quelli soprattutto nelle aree interne, hanno pochi visitatori e sperano che proprio l'istituzione dell'aree protetta possa, anche attraverso il turismo, fornire quelle occasioni di sviluppo locale che finora sono state loro precluse".  

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