Il Capitolo Italiano dell’Ehma implementa un progetto che rappresenta un grande valore aggiunto per una professione finora non regolamentata. Dal 1974, data della sua istituzione a Roma, l’Ehma ha tra i suoi obiettivi il miglioramento delle capacità professionali allo scopo di accrescere la qualità dei servizi forniti ai clienti. Attualmente l’associazione è composta da 411 direttori che gestiscono, in 29 diversi paesi, i più prestigiosi hotel europei e rappresentano 300 hotel con 80.000 stanze e 62.000 impiegati.
L’Italian-Chapter, guidato dal delegato nazionale Ezio A. Indiani, General Manager dell’Hotel Principe di Savoia di Milano, è il più attivo e numeroso, contando attualmente 99 soci. Il Capitolo Italiano si è posto come traguardo la certificazione del direttore d’albergo, libero professionista non regolamentato e senza albo professionale di iscrizione.
Il progetto è stato realizzato dal Comitato Rapporti con le Istituzioni coordinato da Palmiro Noschese (Managing Director Italy Meliá Hotels International), che del progetto è l’ideatore.
Il percorso passa attraverso varie fasi: la definizione della professione innanzitutto, il che consente l’adozione di un sistema comune di misura e di riferimento, strumento fondamentale per accedere alla normazione e quindi alla certificazione vera e propria. Nel documento progettuale redatto dal Comitato per i Rapporti con le Istituzioni, depositato alla SIAE, sono state delineate le regole di base che definiscono la figura del general manager d’albergo. Custode degli standard di servizio, costituisce la figura apicale all’interno dell’hotel, sovraintendendo in pratica a tutta la gestione alberghiera. Il direttore d’albergo di fatto garantisce le proprie competenze per raggiungere il risultato; è parte attiva nella crescita dei propri collaboratori; controlla i processi operativi, amministrativi e commerciali.
In sintesi sono 6 le macro aree di intervento del GM: visione globale; organizzazione generale; gestione delle Human Resources; leadership; pianificazione degli obiettivi; gestione del controllo operativo. Il documento è stato quindi consegnato all’UNI, l’Ente Italiano di normazione, che opera in ambito europeo ed internazionale.
Durante la recente riunione del Chapter Italiano tenutasi al Forte Village Resort, in Sardegna, sono stati certificati i primi 5 soci: Ezio Indiani, General Manager Hotel Principe di Savoia di Milano; Lorenzo Giannuzzi, Managing Director Eleganzia Hotels/Forte Village; Johanna Fragano, Tesoriere Ehma; Giuseppe Mariano, General Manager Vestas Hotels & Resorts Lecce, e lo stesso ideatore del progetto Palmiro Noschese, Managing Director Italy Meliá Hotels International.
La certificazione non è un sistema di accesso al mondo del lavoro, non è rivolta a chi vorrà fare il General Manager ma a coloro che hanno già ricoperto o ricoprono tale ruolo. Non è un sistema di misurazione delle conoscenze, abilità o competenze bensì di conferma della professionalità che utilizza come parametro di riferimento il documento sviluppato da Ehma. Gli esaminatori sono di pari grado, persone già certificate che sono state qualificate come esaminatori e che quindi comprendono il linguaggio professionale dei candidati. Cinque motivi per certificarsi: confermare le proprie competenze e il proprio ruolo; favorire la crescita dei GM del domani; contribuire ad elevare la professionalità e il ruolo di GM; avere una professionalità internazionalmente riconosciuta; contribuire alla crescita economica nella piazza in cui si opera.
Il GM certificato gode di una rafforzata fiducia da parte dei clienti; si pregia di un elemento distintivo che lo differenzia dalla concorrenza; espande il proprio mercato e promuove la propria immagine; può dichiarare la propria professionalità non in modo autoreferenziale ma attraverso una certificazione. La certificazione è personale e non è legata alla struttura in cui si opera. Per tre anni la professionalità è certificata a livello italiano ed europeo e la qualifica è mantenuta continuando a lavorare come GM ed effettuando una formazione continua.