L’Italia “provveda celermente ad eliminare le clausole che impediscono agli alberghi di pubblicare sul proprio sito internet un prezzo più basso di quello pubblicato sui portali di prenotazione”. Lo chiede Federalberghi alla vigilia delle votazioni in Aula alla Camera sul disegno di legge per la concorrenza ed il mercato.
“Per una camera d’albergo venduta su un portale a 100 euro – spiega il direttore generale Alessandro Nucara – il cliente paga 100 e l’albergo riceve 80. Se l’albergo potesse mettere in vendita la stessa camera sul proprio sito a 90 euro, il cliente pagherebbe 90 e l’albergo incasserebbe 90: entrambi guadagnerebbero 10 euro”.
Oggi però, fa notare il dg, questi sconti “sono vietati a tutto vantaggio dei grandi portali che drenano ingenti risorse su cui non pagano le tasse in Italia, neanche nel caso di un cliente italiano che prenota un albergo italiano”.
Nucara ricorda che una legge analoga a quella che si chiede di approvare in Italia è in vigore in Francia e che anche in Germania vigono le stesse regole.