Federalberghi: guerra infierisce su turismo già stremato da Covid

Mentre il turismo cerca disperatamente di lasciarsi la pandemia alle spalle, l’orizzonte si è nuovamente oscurato a causa della guerra in Ucraina. “Il nostro pensiero – ha detto il direttore generale di Federalberghi Alessandro Nucara all’audizione davanti alla Commissione Industria, commercio e turismo del Senato – si rivolge anzitutto alle sofferenze delle persone e alle vittime che purtroppo si sono già registrate, anche tra i civili. La nostra rete si è già attivata, sotto il coordinamento delle prefetture, per collaborare all’accoglienza dei profughi. Ma non nascondiamo le preoccupazioni per le conseguenze che il conflitto comporta per i sistemi economici, incluso quello turistico, che andranno a infierire su un tessuto di imprese stremato dalla pandemia”.

Nucara in audizione ha ricordato che “nel 2020 il valore aggiunto si è dimezzato rispetto ai livelli del 2019 (meno 54%)1. La tendenza è proseguita nel 2021, con un calo del 32% rispetto al 2019. Nel 2021 sono mancate all’appello 156 milioni di presenze turistiche, con un calo del 35,8% rispetto al 2019, di cui 118 milioni relative ai turisti stranieri. La tendenza negativa trova purtroppo conferma anche nel primo bimestre del 2022, con una diminuzione del 33,7% delle presenze turistiche rispetto al corrispondente periodo del 20193”, ha concluso Nucara.

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