Federalberghi: rendere stabile credito d’imposta per hotel

Procedure più semplici per aprire centri benessere negli hotel; concedere agli albergatori di poter somministrare cibi e bevande anche a chi non alloggia nella struttura alberghiera; facilitare l'uscita dal mercato di alberghi vetusti, favorendo una riconversione d'uso degli stabili. Queste alcune delle richieste avanzate al ministro della Cultura e del Turismo, Dario Franceschini, dal presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, nel corso del direttivo della Federazione degli albergatori, a cui Franceschini ha partecipato.
Bocca ha anche chiesto, a nome degli albergatori, di ridurre al minimo i tempi di attuazione del decreto Cultura e Turismo, da poco varato dal Governo; di concedere più tempo agli hotel per l'adeguamento alla normativa sulla prevenzione dagli incendi e soprattutto di rendere
stabile, prevedendo fondi ulteriori, il credito d'imposta per gli albergatori che ristruttureranno i loro hotel (il decreto prevede detrazioni pari al 30%).
Ma Franceschini ha ricordato agli albergatori l'iter del provvedimento sugli ecobonus e quello sulle ristrutturazioni edilizie per le famiglie, che sono "iniziati allo stesso modo e poi i tetti sono cresciuti negli anni, tanto che le detrazioni fiscali per gli interventi di riqualificazione energetica sono arrivate al 65%. Intanto abbiamo il provvedimento, che prevede il credito d'imposta per le ristrutturazioni alberghiere; è stato previsto un principio, che potrà divenire permanente e che con la legge di stabilità potrebbe, per esempio, veder aumentare il plafond delle risorse disponibili".

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