Federconsumatori prevede ulteriore crollo presenze nel 2013

La previsione è dovuta dalle onerose scadenze fiscali previste proprio in quel periodo

Il calo dei consumi turistici è drammatico. L'allarme arriva da Federconsumatori dopo i dati diffusi dall'Isnart. "Secondo la ricerca, i viaggi di vacanza – rileva l'associazione – hanno registrato una contrazione del 6,7% dal 2008, passando da una spesa per consumi di 77,4 miliardi a 72,2 miliardi nel 2012. Ma se a quel calo immettiamo la percentuale dei tassi di inflazione Istat dal 2008 al 2012 pari a un +11,4% allora la caduta della spesa per consumi turistici si attesterebbe a una percentuale del 18,1% rispetto al 2008".  
Una grave contrazione che l'Osservatorio Federconsumatori denuncia da tempo: "basti pensare che nel 2012 solo 1 italiano su 3 si è potuto permettere la 'tradizionale' vacanza estiva. Se nell'estate 2008 erano 29,4 milioni gli italiani che andavano in vacanza, nel 2012 tale dato è sceso ad appena 20,4 milioni. Un andamento dettato principalmente dalla caduta verticale del potere di acquisto delle famiglie (-13,2% dal 2008) che sta costringendo gli italiani a modificare le proprie abitudini in ogni settore, da quello alimentare a quello turistico".
Questa tendenza, secondo Federconsumatori, "non potrà che peggiorare nel corso del 2013: anno in cui si prevede un vero e proprio crollo delle presenze estive, soprattutto alla luce delle onerose scadenze fiscali previste proprio in quel periodo: Imu, aumento dell'Iva e Tares anche se slittata a dicembre".

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