L’approvazione dell’emendamento 1.6, presentato dalla relatrice Giorgia Andreuzza nel corso dei lavori della X Commissione, in sede di discussione sulla Delega al Governo in materia di turismo (C. 1698) che include tra i “settori turistici emergenti” anche “il turismo sanitario e termale”, è una buona notizia. È quanto si legge in una nota di Federterme, l’associazione rappresentativa dell’industria termale italiana.
In dettaglio il testo approvato recita: “il turismo sanitario e termale, basato su un’offerta di viaggio e permanenza improntata sulla cura della salute e la ricerca del benessere, che preveda trattamenti sanitari specifici e assistenza da parte di personale medico professionalmente qualificato”, è rispondente ad una precisa richiesta di norme finalizzate a definire una politica organica di attrazione del “turismo sanitario e termale”, presentata da Federterme nell’Audizione, in sede referente del ddl C1698 recante “Delega al Governo in materia di Turismo”, del 4 giugno scorso.
Nel corso dell’Audizione, Federterme ha sottolineato la reputazione, le potenzialità e l’attrattività del sistema termale italiano ed ha quantificato in 3.500.000 i cittadini europei che potrebbero venire in Italia per turismo della salute, contribuendo anche a far crescere i flussi turistici sanitari e termali nei mesi di bassa stagione, favorendo la destagionalizzazione.