“I governi cambiano ma le minacce ricorrenti di tasse di soggiorno variamente denominate rimangono". Si esprime così sulla introduzione di una tassa di scopo prevista dal nuovo testo del federalismo fiscale il presidente di Federturismo Confindustria, Daniel John Winteler, raccogliendo anche la forte preoccupazione dei presidenti delle associazioni delle catene alberghiere e degli alberghi di Confindustria. "Con rammarico – aggiunge Winteler – constatiamo che le tante parole spese per la necessità dello sviluppo del turismo non trovano riscontro nella pratica. La tassa di scopo sul turismo contrasta con l’assoluta necessità del recupero di competitività di un settore che rappresenta più del 10% del Pil nazionale. Di altre tasse il turismo italiano, che già soffre di uno svantaggio fiscale rilevante rispetto ai paesi concorrenti, certamente non ha bisogno. Se poi a questo si aggiungerà una legge finanziaria che non prevederà alcuna risorsa a favore del settore, allora vuol dire che non si crede nell’importanza del turismo come volano dello sviluppo del paese". "Quanto al federalismo – prosegue Winteler – il turismo è già governato in regime federale e i fatti sono a dimostrare che, in questo campo, la frammentazione delle competenze e l’assenza di coordinamento delle regioni produce sprechi, confusione dei messaggi, duplicazioni che contribuiscono a paralizzare il sistema".