Dura la reazione della Fiavet alle dichiarazioni di Peter Sherrard, Head of Communications di Ryanair, che nei giorni scorsi aveva definito le agenzie di viaggio “rami secchi dell’industria turistica” e “i più costosi parassiti del comparto turistico”. L’associazione di categoria ha infatti dato mandato ai propri legali di agire in ogni sede giudiziaria “per la tutela dell’onorabilità e dell’immagine dell’intera categoria”.
“Non solo gli agenti di viaggio italiani non hanno mai reagito alle decisioni di Ryanair di non avvalersi della rete agenziale – ha spiegato il presidente della Fiavet Giuseppe Cassarà – ma, molto spesso, hanno costituito un supporto anche indiretto e non remunerato alle sue vendite”. Intanto Cassarà, ribadendo le ultime decisioni della Commissione Europea a proposito della trasparenza delle tariffe aeree sui siti web delle compagnie, ha affermato che l’associazione si “batterà perchè le tariffe facciali dei biglietti venduti contengano tutti gli elementi di costo per il “consumatore-utente” il quale dovrà verificare l’assoluta corrispondenza pubblicitaria con il costo totale effettivamente pagato”. “Questo requisito – ha concluso Cassarà – è onorato da sempre da tutte le agenzie di viaggio e la stessa cosa dovrà avvenire per i vettori e per la Ryanair in particolare”.