Ogni anno ben 200.000 italiani vanno in Cina per turismo. Ma dopo l’emergenza che ha colpito il Paese asiatico per un’epidemia provocata da un nuovo virus, ecco i consigli di Ivana Jelinic, presidente della Fiavet, per gli italiani che intendono viaggiare in Cina.
“In queste ore sono in costante contatto con le autorità del posto – afferma – In questo momento la situazione è monitorata, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha posto tutta l’area interessata dal virus sotto osservazione. Il traffico è regolare su Pechino ed anche Shangai”.
A Pechino sono state chiuse la Muraglia Cinese e la Città Proibita ed anche a Shangai sono stati chiusi alcuni siti. Si tratta dei luoghi che solitamente sono maggiormente affollati. “La situazione è mutevole – prosegue Jelinic -. Gli operatori turistici, in questa circostanza, in caso di partenze imminenti e già programmate possono mettere a disposizione dei clienti anche destinazioni alternative. Però non tutte le aree della Cina sono chiuse al flusso turistico, al momento”.
Ecco cosa fare se si è in Cina in questo momento o si sta pensando comunque di andare: evitare luoghi di assembramento, dotandosi sempre di mascherina anche a causa dello smog in alcune città; consumare cibi rigorosamente ben cotti; mettersi in viaggio solo se si è in perfetta condizione di salute; non bere acqua dalle fontane ma solo da bottigliette ben sigillate; usare i disinfettanti per le mani; portare dietro sempre le medicine di uso comune.
“Sia gli italiani che sono già in Cina che coloro i quali hanno in programma di partire – avverte la Fiavet – sarebbe opportuno che si mettessero in contatto con i propri agenti di viaggio per fare esclusivamente con loro una valutazione immediata della situazione. Il fai da te, dunque prenotazioni dirette, espone a molti rischi in particolare per la Cina dove l’inglese non è diffuso – spiega Jelenic -. Il fai da te è rischioso poi soprattutto in condizioni di emergenza. Se si è soli ci si può imbattere in problemi di carattere oggettivo come il voler spostare un volo per partenze anticipate e nella maggior parte dei casi chi segue il fai da te non pensa ad esempio a stipulare una polizza sanitaria che invece è già prevista nei viaggi organizzati con operatori turistici”. In Cina la sanità è quasi tutta a pagamento e dunque l’assenza di polizza sanitaria può rappresentare un problema. “Il ruolo delle agenzie di viaggio – sottolinea la presidente – è importante anche in queste situazioni perché si hanno maggiori garanzie che vanno dalle coperture assicurative alle informazioni in tempo reale su tutto”.