Fiavet: sì ristrutturazione Enit, no chiusura

"L'eliminazione dell'Enit comporterebbe minore forza delle nostre imprese e della nostra immagine sui mercati internazionali". Ne è convinto il presidente di Fiavet Nazionale Fortunato Giovannoni che si dichiara contrario alla paventata ipotesi di includere l'Enit negli enti da sopprimere nella spending review. Per Giovannoni, "sarebbe un ulteriore atto di resa del nostro Paese nei confronti dei competitor internazionali che ogni giorno acquisiscono vantaggi nei nostri confronti. La posizione è illogica anche dal punto di vista strategico. I flussi internazionali sono di fatto l'unico elemento in grado di sostenere il turismo italiano e noi, invece di rilanciare su questo tema, proponiamo la chiusura dell'Enit".
"Una soluzione – sottolinea – potrebbe essere quella di rivedere il sistema dirigistico dell'Ente con la partecipazione del mondo delle imprese. Sarebbe una riforma a sostegno dell'attività promozionale  che ridurrebbe il peso della burocrazia. Non siamo contrari, infatti, ad una importante ristrutturazione dell'ente, che partendo dai punti di debolezza manifestati in questi anni, renda più efficaci le azioni di promozione dell'Enit misurate con parametri oggettivi di risultato piuttosto che a stereotipate azioni di immagine oramai obsolete ed inefficaci. Per questo motivo auspichiamo fortemente di concentrare l'attenzione – conclude Giovannoni – sulla governance globale del turismo nel nostro Paese, perché ormai è chiaro a tutti che lo stato attuale delle cose rende impossibile qualsiasi azione di coordinamento del sistema turistico italiano e di fatto ne favorisce la progressiva perdita della capacità competitiva di tutto il sistema turistico nazionale come pure quello delle singole imprese".

 

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