Sulle valutazioni ottimistiche della stagione turistica in corso, circolate negli ultimi giorni, piombano le perplessità della Fiavet. Dopo un’accurata ricognizione presso i propri associati, la Fiavet ha infatti ricostruito un quadro diverso. “In particolare si legge in una nota diramata dall’associazione – non si può affermare che il turismo organizzato sia in crescita: dopo anni di stagnazione se non di crisi, raggiungere o superare di poco i risultati dell’anno precedente non può essere un motivo di successo”. Secondo l’analisi di Fiavet, “in una fase di moderata ripresa dell’economia italiana – si legge ancora – è il clima di incertezza a comprimere la domanda di viaggi e di vacanze, o comunque a condizionarla. Tutto il dibattito avvenuto intorno alla Legge Finanziaria 2007, ed ai suoi effetti sulle tasche degli italiani, sta avendo i temuti effetti. La domanda che avrebbe potuto crescere si è limitata, e ha preso strade anche pericolose: la ricerca del basso prezzo senza garanzie (come dimostrato dalle recenti crisi di vettori aerei), l’autorganizzazione contrapposta all’acquisto di pacchetti, certamente più affidabili”. Secondo Giuseppe Cassarà, presidente Fiavet, “c’è bisogno di uno slancio di fiducia per i consumatori e per le imprese ed è in questa direzione che ci stiamo adoperando, chiedendo l’appoggio delle altre organizzazioni di categoria, delle istituzioni e del Governo”.