Fiavet Toscana: necessario riformare regole trasporto

Riceviamo e pubblichiamo una nota di Fiavet Toscana sulla necessità di cambiamenti delle regole del trasporto.
“La carenza di mezzi di trasporto a disposizione del pubblico è sotto gli occhi di tutti. Nel corso degli ultimi anni, a parte la parentesi dovuta alla pandemia, la domanda è enormemente cresciuta senza nessun adeguamento delle regole che permettessero un incremento dei mezzi a disposizione. I risultati possono essere riassunti così:
1. I titolari delle pochissime licenze, sempre meno disponibili e detentori del privilegio di non avere di fatto concorrenti, hanno aumentato i prezzi, facendo lievitare di conseguenza tutti i costi della filiera;
2. È partita la corsa “al cliente che paga di più e in contanti” (cioè al nero), lasciando a piedi tanta gente e privando di servizi chi opera secondo le regole;
3. È aumentata a dismisura la pratica dell’abusivismo, con gravi rischi per i consumatori e con una ulteriore perdita di controllo dei flussi.

Da noi chi organizza pacchetti turistici (secondo le leggi europee, nazionali e regionali dovrebbero essere solo i tour operator/agenzie di viaggio) per una componente cruciale come quella dei trasporti deve fare i conti con questi tre dati di fatto elencati sopra. Il mercato del turismo, che piaccia o no, è liberalizzato e internazionale da ormai molti anni. Chi organizza viaggi, gite e visite guidate si trova costantemente a competere, online e offline, con giganti multinazionali provvisti di mezzi imponenti per dominare il mercato.
Il mondo della politica dovrebbe fare delle scelte e adeguare con urgenza il quadro legislativo per:
1. Rendere sostenibili le destinazioni controllando i flussi;
2. Creare le condizioni per una vera delocalizzazione, dando ai tour operator/agenzie di viaggio gli strumenti per muovere le persone a costi accettabili, per costruire un’offerta competitiva sul mercato;
3. Per realizzare quanto sopra occorre mantenere e sviluppare l’industria del turismo organizzato nel nostro paese, contrastando non solo a parole gli abusivi che si improvvisano tour operator.

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