Anche gli agriturismo diventeranno ristoranti a tutti gli effetti, pagando però meno tasse e meno contributi. E’ il grido d’allarme lanciato dalla Fipe in riferimento alla legge regionale della Commissione agricoltura della Toscana. In base al nuovo testo in via di approvazione, sottolinea Fipe, un agriturismo di una certa località potrà servire pasti senza l’obbligo del pernottamento e soprattutto potrà servire pietanze anche non legate alla produzione agricola della stessa azienda. In pratica, le agevolazioni di cui godevano gli agriturismo per incentivare la coltivazione e il consumo dei prodotti locali "diventeranno ancora di più – afferma la federazione – una concorrenza sleale nei confronti delle trattorie". "Se questa legge verrà approvata – sostiene il direttore generale Fipe Edi Sommariva – si farà un regalo ai soliti noti e si commetterà una grande iniquità nei confronti degli operatori dei pubblici esercizi che già si trovano in una situazione di crisi dei consumi e che nemmeno si sognano le agevolazioni previste per gli agricoltori”.