Iata, a maggio stazionaria la domanda passeggeri

Bisignani: “La forte concorrenza mantiene alti i coefficienti di carico”

“La crescita passeggeri si è stabilizzata mentre la forte concorrenza sta mantenendo alti i coefficienti di carico proprio quando i vettori continuano con grinta ad estendere le rotte internazionali per trarre profitto da alcuni mercati in via di liberalizzazione”. Lo ha affermato Giovanni Bisignani, direttore generale e amministratore delegato della Iata, commentando i
i dati relativi al traffico di maggio, che indicano una crescita della domanda passeggeri internazionali su base annua del 5,5%. Le compagnie aeree del Medio Oriente hanno riscontrato a maggio la più alta crescita della domanda passeggeri, con un aumento del 19,6% che ha determinato l’incremento dei coefficienti di carico al 70,8%. Le linee aeree africane hanno registrato una crescita della domanda pari all’11,2% stimolata dai risultati economici della regione e dai crescenti collegamenti con l’Asia ed il Medio Oriente. Le compagnie aeree dell’America Latina hanno rilevato la prima crescita della domanda dopo un anno con un aumento del 4,2%, in conseguenza della ristrutturazione del settore. Delle tre regioni più grandi, l’Asia-Pacifico ha registrato una crescita pari al 5,1%, mentre l’Europa ha registrato un aumento più lento pari al 3,2% a causa della crescente concorrenza da parte di nuovi operatori e dei vettori no-frills. In Nord America la domanda è cresciuta del 4,2%, registrando allo stesso tempo il più alto coefficiente di carico medio rispetto a tutte le altre regioni, pari all’80,4%. Secondo Bisignani, “si prevede che il settore cambi rotta nel 2007 e ottenga profitti pari a 5,1 miliardi di dollari, la prima cifra in attivo dal 2000. Gli alti coefficienti di carico sono conseguenza dei miglioramenti di efficienza che stanno determinando il ritorno alla redditività. Inoltre – ha concluso Bisignani – migliorano le nostre prestazioni in relazione all’ambiente. Uniti agli impressionanti investimenti in flotte più efficienti nel consumo di carburanti che abbiamo da ultimo osservato all’Air Show di Parigi la scorsa settimana, ci permettono di guardare ad un settore industriale che raggiungerà l’obiettivo previsto di un aumento del 25% dell’efficienza nel consumo dei carburanti entro il 2020”.

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