Impianti sciistici tornano a lavorare, Anef: adesso servono interventi strutturali

La stagione sciistica quest’anno si sta svolgendo regolarmente ma gli impiantisti sono in crisi per l’intero inverno (2020/2021) trascorso senza poter lavorare, per le restrizioni dirette e indirette causate dalle norme anti Covid e per i rincari energetici e delle materie prime. Ne ha discusso Valeria Ghezzi, presidente di ANEF, in audizione presso la Quinta commissione permanente al Senato della Repubblica, in cui ha esposto le considerazioni della categoria circa il Decreto Sostegni Ter.
“Dopo quasi due anni di chiusura, finalmente quest’inverno gli impianti a fune hanno potuto lavorare – spiega Valeria Ghezzi – Tuttavia, il Covid ha portato un significativo calo di presenze rispetto agli standard e a questo si aggiungono le tante difficoltà legate all’aumento dei costi elettrici e degli altri comparti. I pur generosi ristori hanno fatto fronte alla spesa corrente ma non compensano le perdite subite da marzo 2020 fino ad oggi. Il settore, dopo le chiusure, e con una stagione sciistica finalmente regolare ma che ancora soffre delle limitazioni legate alla pandemia. Pensiamo al mancato afflusso di turisti stranieri, alle disdette cause dalle quarantene che hanno interessato interi nuclei familiari e alle restrizioni agli accessi, seppur condivisibili, come nel caso dell’adozione del Super Green Pass. A questo si somma l’improvviso aumento dei costi energetici e delle materie prime che in alcuni casi arrivano alche al 110% e per cui, oltre alle misure già adottate si chiedono interventi strutturali. Servono misure ad hoc per sostenere un settore che altrimenti non sarà in grado di garantire l’equilibrio finanziario e gli investimenti necessari per non perdere competitività”.

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