Ita fiduciosa: operazione Lufthansa andrà in porto

Ita Airways è fiduciosa che per fine anno l’operazione con Lufthansa andrà in porto, cn il via libera di Bruxelles mentre è ancora in corso il processo di prenotifica con la Commissione Europea. A fare il punto sullo stato dell’arte è il direttore generale della newco, Andrea Benassi, a margine di un convegno di Assaeroporti.

“Lufthansa è un processo complesso, la notifica dovrebbe essere fatta entro il mese. Siamo molto ottimisti e fiduciosi
che entro la fine dell’anno la Commissione europea darà un suo giudizio e crediamo che sarà un giudizio positivo – ha detto Benassi – Noi siamo a supporto del Mef. C’è stato un processo di prenotifica che è ancora in corso, molto corposo e complesso perché le domande che la Commissione ha posto sono tante e trasversali. La Commissione sta facendo il suo lavoro perché è una delle operazioni più importanti se non l’operazione più importante che capiterà nel trasporto aereo, quindi è giusto che faccia tutte le verifiche e le analisi del caso”, ha aggiunto Benassi.
Anche il viceministro ai Trasporti e alle Infrastrutture, Galeazzo Bignami, si è detto “fiducioso per un esito positivo” dell’operazione Lufthansa.

E anche sul fronte dei conti Ita Airways vede rosa. “Pensiamo di chiudere con 15 milioni di passeggeri nel 2023, di questi circa il 40% è un traffico in connessione, che consente di alimentare il nostro hub di Fiumicino, mentre pensiamo di chiudere intorno ai 2,5 miliardi di euro di fatturato, il 50% è generato dal lungo raggio – ha spiegato sempre il DG, sottolineando quindi che i risultati  – sono decisamente migliori rispetto a quelli previsti in piano” e “confidiamo che nel 2024 riusciremo a fare il pareggio economico e quindi anticipando di un anno quanto era previsto nel piano industriale”.

Benassi insieme a Bignami e al presidente dell’Enac, Pierluigi Di Palma, è intervenuto al convegno ‘Aeroporti:
infrastrutture strategiche per lo sviluppo del Paese’, tenutosi al Cnel, dove è stata illustrata una ricerca di Nomisma,
commissionata da Assaeroporti.

Dallo studio è emerso che il sistema aeroportuale italiano genera circa 1,3 milioni di posti di lavoro e per ogni milione in più di unità trasportate (passeggeri e merci) si stimano 552 nuovi lavoratori in ambito aeroportuale e 6.105 nuovi occupati a livello nazionale. Inoltre c’è un “forte valore aggiunto” determinato dal comparto, pari a 65,1 miliardi di euro, sommando l’impatto diretto, indiretto, indotto e catalitico, viene sottolineato nella ricerca.

“La nostra Associazione ha commissionato questo studio per fornire un contributo serio e approfondito alle riflessioni sul trasporto aereo e i  dati emersi sono molto interessanti: il valore aggiunto generato dal comparto aereo è rilevante ed è pari al 3,8% del Pil italiano”, ha detto il presidente di Assaeroporti Carlo Borgomeo, snocciolando anche i dati sul traffico aeroportuale di settembre: nel mese sono transitati 20 milioni di passeggeri negli scali italiani, in crescita del 4,8% rispetto ai livelli del 2019 mentre da inizio anno i viaggiatori sono stati complessivamente 152 milioni, l’1,6% in più rispetto al 2019.

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