Al momento il bando '500 giovani per la cultura', su cui si è scatenata una pioggia di critiche, non verrà ritirato anche se il Mibact intende "aprire una consultazione con i professionisti del settore". E' già un primo risultato quello ottenuto dalla coalizione Abbracciamo la Cultura, Assotecnici, CNAP, FAP, che venerdì 209 dicembre hanno promosso il sit in "500schiavi" davanti alla sede del ministero guidato da Massimo Bray.
Una delegazione degli organizzatori – spiegano le associazioni in una nota – è stata ricevuta dal capo di gabinetto del ministero Marco Lipari, dal segretario generale Antonia Pasqua Recchia e dal direttore generale per l'organizzazione, gli affari generali, l'innovazione, il bilancio ed il personale Mario Guarany.
"Il sit-in – spiegano i delegati degli organizzatori – è stato un momento di protesta molto efficace, grazie alla larga partecipazione di professionisti e parti sociali. Non possiamo, però, dichiararci soddisfatti delle risposte politiche ricevute dalla delegazione del ministero. E' dunque con ancora maggiore determinazione che richiamiamo tutti i professionisti del mondo dei beni culturali a partecipare alla manifestazione che si svolgerà a Roma il prossimo 11 gennaio, perché se saremo numerosi e compatti le nostre richieste e proposte avranno maggiore forza ed efficacia".