Buoni i risultati che arrivano dalle prenotazioni negli alberghi italiani per le prossime festività pasquali. La fotografia scattata da Confindustria Alberghi mostra, nella maggior parte delle destinazioni, dati in aumento della componente domestica e la conferma della prevalente presenza internazionale nelle strutture alberghiere.
Molto bene le previsioni per la montagna dove le prenotazioni arrivate sino ad oggi rappresentano l’80% delle camere disponibili. La clientela è soprattutto italiana ma non mancano gli stranieri provenienti soprattutto dal Nord Europa (Gran Bretagna, Germania e Danimarca) e dall’Est Europa, Polonia e Repubblica Ceca in particolare.
Nonostante un calendario poco favorevole, con la Pasqua a fine marzo, le prenotazioni nelle località di mare rappresentano oltre il 54% delle camere. Anche in questo caso la clientela è soprattutto italiana ma cresce quella straniera, in primis americani soprattutto nel segmento lusso, francesi e tedeschi.
Venezia primeggia con un dato sulle prenotazioni di ben oltre il 75% delle camere disponibili, in aumento del 10% rispetto alla festività dello scorso anno. Gli alberghi della Serenissima registrano un incremento sia della clientela italiana (+5%) che di quella straniera (+8%) in prevalenza proveniente dai mercati long haul (USA, Korea).
A Roma il dato arriva a rappresentare il 71% delle camere disponibili, in aumento del 4% rispetto allo scorso anno sia per quanto riguarda il turismo domestico (+5%) che per quello straniero (+2%) proveniente soprattutto da USA, Francia, Germania e Brasile.
Segue Firenze con un dato previsionale sull’occupazione del 67% rispetto alle camere disponibili in aumento del 4% rispetto al 2023. Nel capoluogo fiorentino l’incremento della clientela straniera (+6%) compensa la flessione degli italiani (-3%) ma le prenotazioni last second potrebbero ancora aggiungersi. Tra i principali mercati esteri di provenienza Francia, Spagna, USA ma anche Korea e Cina.
Bene anche città come Napoli, Torino e Perugia. Il dato sulle prenotazioni della città partenopea raggiunge il 76% delle camere disponibili, in aumento del 2% rispetto allo scorso anno; il capoluogo piemontese sfiora il 63% mentre quello umbro arriva addirittura all’80%.
Discorso leggermente diverso per Milano dove le prenotazioni rappresentano il 56,5% delle camere disponibili, in flessione rispetto a Pasqua 2023. Il freno essenzialmente dovuto al decremento degli italiani (-4%) non è compensato dall’aumento degli stranieri (+1% rispetto a Pasqua 2023) tra cui spiccano soprattutto turisti europei, con in testa spagnoli, tedeschi.
Risultati nel complesso incoraggianti se confrontati con le previsioni STR CoStar e relativi ai competitor che vedono il dato prenotazioni su camere disponibili di Londra al 67,3%, Parigi al 64,4% e Barcellona al 66,5%.
“I segnali che arrivano dalle prenotazioni degli alberghi nel periodo di Pasqua aprono le porte ad uno scenario incoraggiante. Le aspettative di una festività legata ad un turismo tipicamente domestico ci raccontano inoltre quanto sia costante il desiderio di visitare le nostre destinazioni anche e soprattutto ad opera del pubblico internazionale che cerca nelle nostre destinazioni, oltre al lusso, anche esperienze uniche. Segnali positivi su cui è necessario lavorare anche in previsione della prossima estate”, ha commentato Maria Carmela Colaiacovo, presidente di Associazione Italiana Confindustria Alberghi.