Nuovo record storico per gli aeroporti italiani che nel 2023 toccano per la prima volta quota 197,2 milioni di passeggeri, superando del 2,1% il 2019, anno del precedente primato, ancora non influenzato dalla crisi pandemica. Lo rende noto Assaeroporti. “Il 2023 segna il pieno recupero del segmento internazionale che raggiunge i 128 milioni di passeggeri, lo 0,1% in più sul 2019”, spiega l’associazione. Nella top ten per numero di passeggeri gli scali di Roma Fiumicino con 40,5 milioni, Milano Malpensa con 26,1 milioni, Bergamo con 16 milioni, Napoli con 12,4 milioni, Venezia con 11,3 milioni, Catania con 10,7 milioni, Bologna con 10 milioni, Milano Linate con 9,4 milioni, Palermo con 8,1 e Bari con 6,5 milioni.
“Con il superamento dei volumi del 2019, nel 2023 il settore si lascia pertanto alle spalle gli anni duri della pandemia, nel corso dei quali il sistema aeroportuale ha perso almeno 280 milioni di passeggeri”, sottolinea Assaeroporti. Invece si registra un “leggero gap” rispetto ai livelli pre-Covid sia per i movimenti aerei, che nel 2023 sono stati inferiori del 2,6% sul 2019, attestandosi a 1.601.059 unità. Più passeggeri e meno aerei che, quindi, viaggiano con un load factor maggiore, “comportando benefici anche in termini ambientali”, fa presente l’associazione.
In un contesto di crescita diffusa, l’analisi per area geografica evidenzia come il 2023 sia stato caratterizzato da un “significativo trend di recupero” del traffico negli aeroporti del Nord e del Centro, rispettivamente +20% e +33% sull’anno precedente, con gli scali del Sud e delle Isole che confermano l’andamento già osservato nel 2022, +10% e +9%, superando ampiamente i livelli pre-Covid.
“Il 2023 si è chiuso con quasi 200 milioni di passeggeri, un record assoluto per gli aeroporti italiani, un’importante soglia psicologica raggiunta. Si conferma una straordinaria voglia di volare, a riprova della resilienza del nostro comparto, che è in ottima salute e resta
strategico per il Paese – commenta il presidente di Assaeroporti, Carlo Borgomeo -. Il 2023 però è stato anche un anno caratterizzato da forti ‘turbolenze’: penso al modo con cui è stata gestita la vicenda del caro voli, all’ennesimo rinvio del dossier Ita – Lufthansa, così come al tema dell’addizionale comunale, sul quale regna una grande confusione”. Ecco perchè Borgomeo auspica che il Piano Nazionale degli Aeroporti di prossima pubblicazione “definisca chiare linee strategiche per il comparto”.