Dalla scadenza delle concessioni demaniali all'aliquota iva, dalla Tarsu ai canoni pertinenziali, con l'obiettivo di preservare l'offerta turistico-balneare italiana, 30mila imprese e migliaia di posti di lavoro. Sono questi i punti salienti del documento unitario sottoscritto dai cinque responsabili dei principali sindacati degli imprenditori balneari per sottoporre al Governo i problemi della categoria. Il testo è stato firmato nell'ambito del convegno 'Imprese balneari: occorre andare oltre il 2020', organizzato a Rimini Fiera in occasione del 31/o Sun con oltre duemila imprenditori presenti.
Tra le richieste ritenute inderogabili nel documento congiunto siglato da Sib-Fipe-Confcommercio, Fiba-Confesercenti, Cna-Balneatori, Assobalneari-Confindustria e Oasi-Confartigianato, il fatto che "nella vendita delle superfici sdemanializzate dovrà essere assicurata l'opzione a favore degli attuali concessionari in modo diretto tra Stato e concessionario senza passaggi intermedi".