I dubbi dell’extralberghiero sul green pass

F.A.R.E., Federazione Associazioni Ricettività Extralberghiera, in rappresentanza di oltre quaranta associazioni di categoria, chiede chiarimenti in merito al Decreto 172 del 26 novembre 2021, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale in merito all’applicazione del Super Green Pass. La Federazione auspica, in particolare, che vengano chiarite ufficialmente le modalità di comportamento che le strutture ricettive sono chiamate ad esercitare.

Ecco perchè F.A.R.E ha indirizzato una lettera al presidente del Consiglio Mario Draghi e al ministro del Turismo Garavaglia, di fatto una richiesta ufficiale di chiarimenti su alcuni punti che preoccupano molto la categoria. La lettera inviata dal presidente Delia Di Maio, si articola su due quesiti: il primo fa riferimento alle Locazioni Turistiche e alla mancanza di cenni normativi nel recente Decreto per questa tipologia di ospitalità che di fatto rientra tra le categorie di cui la Federazione F.A.R.E è rappresentante nazionale; l’altro è di tipo pratico ed esplicativo su come esercitare i controlli disposti dal Decreto, inserendoli in una routine lavorativa che prevede per alcuni (come ad esempio B&B ed affittacamere) un duraturo, continuo e continuativo contatto con l’ospite, e di fatto solo una verifica dei documenti d’identità per altri, come nel caso delle case vacanze. Si tratta di disposizioni che, per la prima volta, tutto il settore dell’ospitalità è chiamato ad adempiere e che creano ovviamente incertezza e preoccupazione fra gli operatori di uno dei settori economici più danneggiati dalla pandemia.

“Fra i tanti dubbi che i nostri associati si pongono è come comportarsi in caso di un soggiorno superiore a due giorni – dice il presidente di F.A.R.E., Di Maio – L’elenco delle attività economiche menzionate nel Decreto, nel quale sono state inserite anche quella alberghiera e delle strutture ricettive, non prevedono un rapporto prolungato nel tempo tra soggetti coinvolti, come invece nel caso dell’ospitalità. Inoltre tra le tante preoccupazioni dei nostri associati c’è quella della differenza di disposizioni per Case Vacanze e Locazioni Turistiche: le prime sono annoverate nel Decreto, le seconde no, ma di fatto entrambe sono pressoché similari nella gestione dell’attività ricettiva. La tipologia di ospitalità conosciuta come Casa Vacanze non prevede una reception e un’assistenza quotidiana e continua del soggiorno, così come per le Locazioni Turistiche. Perché il decreto non include le Locazioni Turistiche, quale è la ratio che le esclude? Altro chiarimento importante è quello relativo alla verifica del Green Pass per prenotazioni superiori alle due notti. Su un soggiorno di lunga durata – chiede ancora Di Maio – ogni quanto i gestori sono chiamati a controllare il green pass che potenzialmente potrebbe non essere valido da un momento all’altro? Da parte nostra la Federazione chiede alle Locazioni Turistiche di tentare di seguire anch’esse le nuove norme – conclude il presidente – nonostante il Governo al momento non le abbia incluse nel Decreto, nel rispetto del senso civico comune con la speranza di salvaguardare gli sforzi fatti dalla maggior parte della comunità per la ripresa economica dell’intera categoria”.

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