Le terme sognano la ripartenza in sicurezza grazie al protocollo ‘Terme sicure’ stilato con un gruppo di scienziati. “Tra l’acqua calda che abbatte il virus e spesso sulfurea – spiega il presidente di Federterme Confindustria Massimo Caputi – le nostre terme sono un luogo sano per definizione e controllato da un sistema medico in cui si ha la possibilità di essere tutelati sin dall’inizio. Anche per questo stiamo facendo le procedure per fare protocolli per la riabilitazione polmonare post coronavirus nei nostri stabilimenti.
Le terme sono già di sé un presidio sanitario – precisa – e quindi oltre l’ospitalità è da sempre unita alla presenza dei medici. In più grazie al forte radicamento sul territorio assieme al sistema sanitario nazionale, alla grande destagionalizzazione, al fatto di stare all’aria aperta – aggiunge Caputi – è un sistema che in questa situazione critica offre elementi di innegabile vantaggio. Quest’anno avremo vacanze di prossimità, ci muoverà in macchina e si punterà su campagna, borghi e appunto terme. In Italia ne abbiamo tantissime con poli enormi e strutturati come quello di Abano, Ischia e tutto il polo toscano ed emiliano romagnolo”.