Che cosa chiedono gli italiani alle terme ed ai servizi termali? Quali sono gli aspetti più ricercati e quale sarà il futuro del mercato termale? Quanto evolverà da ora in poi il tema del benessere in rapporto ai territori in cui insistono complessi termali? Da questi e da molti altri quesiti ha preso il via l’indagine, ideata e realizzata da Federalberghi Terme in collaborazione con Eumetra, che è stata presentata a Rimini nell’ambito della tradizionale kermesse dedicata al turismo.
“Dopo i due anni bui della pandemia e le dure restrizioni che hanno costretto gli italiani in gran parte a stravolgere la propria vita, oggi l‘analisi sull’approccio che i viaggiatori del nostro Paese possano avere in relazione alla fruizione delle terme acquisisce un maggior significato – ha commentato il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca – Stiamo parlando infatti di un settore che con le opportunità di crescita che porta con sé, converrà potenziare al massimo per il bene del turismo in tutto il suo complesso”.
Un settore che, a quanto si evince dallo studio, è pronto a cambiare: attualmente la domanda del mercato non guarda più all’aspetto squisitamente medicale, ma anche al “wellness”, al tema del benessere in senso assoluto che può costituire di per sé un’opportunità ulteriore di sviluppo.
“L’obiettivo principale della nostra ricerca – ha dichiarato il presidente di Federalberghi Terme Emanuele Boaretto – è stato quello di comprendere che cosa sia cambiato nella percezione soggettiva della persona nei confronti della fruizione delle terme dopo lo shock provocato dalla pandemia. quali esigenze e quali aspettative siano ad oggi in testa alla classifica a differenza dei tempi precedenti. Noi partiamo dal presupposto che la pandemia ha sconvolto il mondo portando le attenzioni della persona verso la natura piuttosto che verso una dimensione antropizzata, costruita dall’uomo. Abbiamo scoperto – ha aggiunto Boaretto – che in questa fase di risveglio post pandemico c’è molta attenzione verso la salute del territorio nel quale la gente si reca. Oggi non conta più soltanto la struttura termale in sé, ma anche la sua area di appartenenza. Si guarda al territorio nel suo complesso, che per chi lo frequenta deve essere sano, vivibile, il più possibile rispettato”.
In sostanza, chi oggi cerca il benessere e le terme, vuole anche tutto il resto attorno a sé. L’indagine mette a fuoco questo importante elemento: la SPA è il secondo “punto di approdo” che si cerca laddove si considera l’eventualità di una vacanza dedicata alla propria salute.
“Dall’ampia ricerca condotta su di un campione di popolazione italiana – ha dichiarato a commento dei dati Renato Mannheimer, responsabile dello studio di Eumetra – emerge l’attrattività delle terme anche per un pubblico giovanile. Da questo comparto specifico ci si aspetta non solo cure, ma anche relax. Nel prossimo futuro – ha aggiunto Mannheimer – si rileva che molti avranno intenzione di recarsi alle terme”.
Per Boaretto, “va da sé che le terme devono dotarsi ed arricchirsi di quei servizi che fino ad ora non necessariamente avevano al proprio interno. Chi ha come obiettivo la vacanza medicale e/o di benessere, si aspetta di trovare circuiti enogastronomici autentici, strutture dedicate al relax, piste ciclabili e quant’altro. Il mondo è davvero cambiato: ormai la gente non si muove più soltanto per andare in hotel. Ora c’è bisogno di una rivoluzione culturale ed anche strutturale, perchè le terme non hanno perso appeal, piuttosto devono solo rinnovarsi, arricchirsi di quei servizi che non c’erano. E’ necessario fare sistema con gli organi territoriali preposti, in quanto molta parte dell’attrattività di questo comparto dipende dalle strutture e dalle infrastrutture locali. E ancora, sarà essenziale investire sulla qualità dell’accoglienza: parcheggi, piste ciclabili, teatri, architettura del verde, ovvero tutto ciò che, della vacanza termale e non solo, farà per certo una esperienza unica”.