Le idee anti-crisi di Franceschini per cultura e turismo nel Decreto Aprile

Alla vigilia del cosiddetto Decreto di Aprile, il ministro dei Beni Culturali e del Turismo Dario Franceschini sottolinea l'”assoluta gravità dell’impatto di questa crisi, che rischia di essere a lungo termine, su tutto il mondo della cultura” che insieme al turismo rappresenta il 15% del Pil italiano. Sul piatto una serie di proposte, con particolare attenzione alle situazioni più deboli, illustrate in videoconferenza alla Commissione Cultura della Camera in un confronto “utile”, dice il ministro, con i diversi Gruppi parlamentari.

“Nelle misure di allentamento dovremmo seguire le indicazioni del Comitato tecnico-scientifico” spiega il ministro e precisa che “nel primo decreto è stato previsto un fondo di 130 milioni straordinario per l’emergenza. Questo fondo ha avuto letture sbagliate. Non c’è distinzione tra cinema e spettacolo dal vivo. C’è una distinzione di tipologia di fondi: sono 80 milioni di spesa corrente e 50 milioni di spesa capitale. Questi fondi servono per l’emergenza, non è un allargamento del Fus. Sono risorse che possono essere liberamente finalizzate attraverso un decreto ministeriale per l’emergenza, uno o più decreti applicativi”.

Nel decreto, il ministro vorrebbe “avere risorse aggiuntive per tutta la filiera del libro e l’editoria, i musei che hanno visto azzerati gli ingressi. Dobbiamo ragionare come intervenire per gli eventi, grandi concerti, grandi mostre”. E c’è “un dibattito interessante – ha precisato – sulla costruzione di un fondo per la cultura con cui si possono finanziare investimenti, progetti di fruizione e di digitalizzazione. L’idea proposta è di un fondo pubblico che possa raccogliere anche risorse private. Stiamo ragionando sia con Cassa depositi e prestiti che con il credito sportivo su come sia possibile immaginare un fondo che abbia esattamente questa funzione”. Proposta anche l’istituzione di un fondo speciale europeo dedicato al turismo. E poi l’estensione dell’Art Bonus e l’accelerazione necessaria per l’erogazione del cinque per mille. Infine, “per Parma Capitale Cultura 2020 stiamo ragionando su una norma che consenta di dichiarare Parma per il 2021 e che la procedura, già aperta per il 2021, resti valida per il 2022”.

Allo studio misure ad hoc anche per il turismo con la necessità di lavorare d’anticipo “per far sì che le strutture turistiche siano pronte ad accogliere i flussi della prossima stagione, che saranno prevalentemente interni, nel pieno rispetto delle misure sanitarie che dovranno essere adottate per mantenere il distanziamento sociale indispensabile per contenere la diffusione del contagio pandemico” hanno sottolineato Franceschini e il sottosegretario Lorenza Bonaccorsi in un incontro al ministero con al centro il tema del bonus vacanze da destinare al sostegno del turismo interno, ma anche un confronto sugli interventi necessari in vista di una riapertura di siti e spiagge.

 

editore:

This website uses cookies.