A Spoleto una due giorni di ricerca ‘Sulle tracce dei Longobardi’

Si è svolto nei giorni scorsi il convegno scientifico-divulgativo dal titolo ‘Sulle tracce dei Longobardi’, organizzato dall’Associazione Italia Langobardorum, ente di gestione del sito seriale UNESCO ‘I Longobardi in Italia – I luoghi del potere (568-774 d.C.)’.

Un momento di riflessione che ha allargato lo sguardo alle novità della ricerca scientifica in merito alle tematiche portanti che caratterizzano la cultura longobarda, con il coinvolgimento di studiosi di rilevanza internazionale ed interventi che hanno spaziato dalla geopolitica del VI secolo alle pratiche funerarie, fino all’architettura religiosa longobarda, le forme di insediamento e la presenza dei Longobardi nei musei.

Nella prima giornata di lavori, incentrata sul tema ‘I Longobardi in Italia. Un possibile quadro delle conoscenze’, si sono succeduti gli interventi di 6 specialisti – Federico Marazzi, Università degli Studi Suor Orsola Benincasa, Caterina Giostra, Università Cattolica del Sacro Cuore, Fabio Scirea, Università degli Studi di Milano, Marco Valenti, Università degli Studi di Siena, Vasco La Salvia, Università di Chieti e Pescara Gabriele d’Annunzio, Marina Righetti Università La Sapienza di Roma – che, concentrandosi su tematiche trasversali della storia longobarda in Italia, hanno restituito un panorama aggiornato e caleidoscopico dello stato delle conoscenze sulla civiltà dei Longobardi e sulle prospettive della ricerca, mantenendo sempre un taglio divulgativo e accessibile a un’ampia varietà di pubblico.

La seconda giornata di studio, dal titolo ‘Le sette componenti del sito seriale UNESCO. Stato delle ricerche e prospettive’, è stata invece focalizzata sulla trattazione di specifiche case studies riferite ai sette gruppi monumentali del sito seriale UNESCO e ai rispettivi territori – l’area della Gastaldaga e il complesso episcopale a Cividale del Friuli (UD), l’area monumentale con il Monastero di San Salvatore – Santa Giulia a Brescia, il Castrum con la Torre di Torba e la Chiesa di Santa Maria Foris Portas a Castelseprio-Torba (VA), il Tempietto sul Clitunno a Campello sul Clitunno (PG),la Basilica di San Salvatore a Spoleto (PG) e il complesso di Santa Sofia a Benevento – con la presentazione degli aggiornamenti delle ricerche grazie all’intervento di più relatori che hanno illustrato le principali novità emerse dagli scavi urbani e dal territorio o da studi specialistici condotti negli ultimi anni.

In occasione di entrambe le giornate di studi è stata inoltre condotta una sessione di flash talks che, grazie a comunicazioni sintetiche ed efficaci, ha ampliato la panoramica storico-archeologica offerta dal convegno, portando le testimonianze di altri territori e contesti longobardi al di fuori del sito seriale UNESCO, che si sono rivelate capaci di fornire un contributo nuovo a quanto oggi sappiamo del popolo dei Longobardi, tratteggiando un quadro ancora più esaustivo e completo dello stato delle conoscenze sulla materia.

“I risultati del processo conoscitivo di alto valore scientifico permesso dal convegno di Spoleto – ha detto Danilo Chiodetti presidente dell’Associazione Italia Langobardorum – i cui atti sono già resi disponibili e scaricabili dal sito longobardinitalia.it, avranno ricadute immediate nei contenuti dei futuri progetti elaborati dall’associazione in quanto la progettazione di ogni attività relativa alla gestione e valorizzazione culturale e turistica del sito seriale UNESCO dei Longobardi in Italia non è immaginabile senza un’adeguata conoscenza e condivisione dei dati di ricerca relativi alla civiltà longobarda e ai luoghi che compongono il sito”.

editore:

This website uses cookies.