Beni Cuturali, Ravasi: cautela in apertura a fondi privati

Bray incontra ministro turismo Tunisia per cooperazione culturale

"L'apertura ai privati va usata con cautela. Ci deve essere sempre la guida della polis. Solo il politico ha la capacità di guardare all'insieme, il privato, invece, pensa al particolare". Con queste parole il cardinale Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio della Cultura, commenta le aperture del ministro per i Beni e le attività culturali, Massimo Bray, alle concessioni per i privati.      
"Per me è sbagliato che in Italia che il ministero dei Beni Culturali sia di seconda fila, dovrebbe essere a livello dei grandi ministeri – ha aggiunto Ravasi – Tutti nel mondo hanno come riferimento culturale l'Italia. I beni culturali anche dal punto di vista economico dovrebbero essere al centro dell'attività politica. Bray non è tanto conosciuto – ha detto ancora -, ma è una brava persona e competente". 
Intanto nei giorni scorsi Bray, ha incontrato a Roma Jamel Gamra, ministro del Turismo della Repubblica Tunisina. Durante il colloquio i due ministri "hanno evocato le modalità di consolidamento della cooperazione in ambito culturale e turistico tra i due Paesi".    
Bray e Gamra hanno deciso che gli scambi culturali tra le due nazioni, vettore di promozione turistica, rappresentano una forma di sostegno al processo di transizione democratica in Tunisia. Jamel Gamra ha invitato Bray al Festival Internazionale di Musica Sinfonica che si svolgerà nell'anfiteatro romano di El Djem, a giugno prossimo.    

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