Bonisoli: direttori musei siano bravi, non conta passaporto

“Noi abbiamo bisogno di direttori bravi, a me interessano bravi, indipendentemente dal passaporto”: lo ha detto il ministro dei Beni Culturali Alberto Bonisoli. “Una delle caratteristiche necessarie per essere bravi in Italia è la comprensione del modo di lavorare italiano” ha proseguito, sottolineando che “ciò di cui non abbiamo più bisogno è prendere dall’estero un direttore straniero soprattutto perché straniero”.

“Quando abbiamo visto i risultati dei vari direttori stranieri ci siamo resi conto che alcuni hanno raggiunto risultati interessanti, altri meno. Abbiamo bisogno di direttori bravi che facciano funzionare nel miglior modo possibile l’istituzione museale, non dimentichiamoci – ha rimarcato – che abbiamo tantissimi italiani altrettanto bravi cui dare una possibilità qualora abbiano le caratteristiche”.

Per quanto riguarda la riforma Franceschini, Bonisoli ha assicurato che “i direttori avranno una loro autonomia e questo è confermato. Quello che stiamo rivisitando è esattamente il grado di autonomia e capacità gestionali dei vari direttori a seconda del tipo di istituzione che vanno a dirigere. Questo è un aspetto della riforma che è stata fatta che va messo a punto”.

editore:

This website uses cookies.