Superare la fase dell’emergenza per tornare all’attività ordinaria già dal prossimo 24 agosto a due anni esatti dalla prima scossa di terremoto nel centro Italia, e nuove assunzioni per accelerare il recupero e il restauro dei tesori dell’arte ferita: sono le novità, in chiave ricostruzione, annunciate dal ministro di beni culturali e turismo, Alberto Bonisoli, nel corso della sua prima visita nei luoghi colpiti, da Visso a Norcia, e al deposito regionale di Santo Chiodo di Spoleto, dove sono ospitate oltre 6 mila opere strappate alle macerie.
“Quello che è stato realizzato qui è il frutto di un vero lavoro di squadra tra i vari soggetti istituzionali del territorio e lo Stato a tutti i suoi livelli. E’ la dimostrazione che quando ci impegniamo nelle emergenze facciamo dei veri e propri miracoli”, ha detto Bonisoli, sottolineando che “bisogna essere fieri di questo risultato fantastico”.
E a proposito dei direttori stranieri dei musei italiani, dopo che il Consiglio di Stato ha detto sì alla loro nomina, ha detto: “Voglio il meglio anche per i beni culturali e quindi voglio per i nostri musei dei direttori no bravi, ma bravissimi e se non lo sono, li caccio. Qualsiasi sia il loro passaporto non è la mia priorità”.
Intanto, in un’intervista al Fatto quotidiano, il ministro ha annunciato la costituzione di una rete museale che inglobi i piccoli ed eviti l’assalto al Colosseo o a Pompei. “Ho convocato – ha chiarito Bonisoli – i direttori dei grandi musei e poi vedrò quelli dei poli museali. Parleremo della ‘stagionalità’, intesa come ore, giorni, periodi dell’anno. E poi serve un coordinamento, una rete. A Roma, per esempio, ci sono decine di musei non conosciuti, magari non facili da trovare e non raggiunti dai mezzi pubblici. Se si fa sistema, l’offerta culturale non può che aumentare”.