Lisippo è dell’Italia: la Cassazione respinge ricorso del Getty Museum

Dovrebbe essere arrivata l’ultima parola nella contesa tra l’Italia e il Museo Getty di Malibu sul destino dell’Atleta Vittorioso, il bronzo alto circa un metro e mezzo, risalente al IV sec. e attribuito a Lisippo, che fu acquistato dal museo nel 1977 per 3,7 milioni di dollari.

La Cassazione infatti ha respinto integralmente il ricorso presentato dai legali del museo americano contro l’ordinanza immediatamente esecutiva per la confisca del bene “ovunque esso si trovi” emessa dal gip di Pesaro Giacomo Gasperini a giugno.

La decisione della suprema Corte rende definitiva l’ordinanza anche nella parte in cui stabilisce che la statua è un bene indisponibile, perché fa parte del patrimonio dello Stato e che quindi appartiene all’Italia.

Ora “auspichiamo che al più presto le autorità Usa si attivino per favorire la restituzione del Lisippo all’Italia” dice il ministro della Cultura Alberto Bonisoli.

Ma il Getty annuncia battaglia: “continueremo a difendere il nostro diritto al Lisippo. La legge e i fatti non giustificano la restituzione al governo italiano di una scultura che è stata esposta al pubblico a Los Angeles per quasi mezzo secolo” ha detto Lisa Lapin, vice presidente delle comunicazioni del Getty.

Ma il pm di Pesaro Silvia Cecchi, che ha seguito per anni l’iter giudiziario per il ritorno della statua in Italia, è ottimista: “stiamo preparando la rogatoria internazionale – dice all’ANSA – e aspettiamo le motivazioni della sentenza”.

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