Colosseo chiuso, Sgarbi: pago io lo straordinario ai custodi

La questione dell'apertura del Colosseo per la Notte dei Musei "è del tutto insensata". Ne è convinto Vittorio Sgarbi, che propone al ministro dei Beni culturali e Turismo di chiedere la collaborazione di Diego Della Valle "per contribuire, in accordo con il sindacato, a pagare lo straordinario a cinque custodi, che non dovrebbero avere alcuna ragione per sottrarsi a un impegno remunerato. In alternativa – osserva ricordando che da sindaco di Salemi aveva aperto i musei cittadini anche a Natale – qualunque convegno o conferenza di un'azienda si autogestisce all'interno di uno spazio concesso a pagamento. Sarebbe pertanto sufficiente chiedere a Della Valle di organizzare una iniziativa della sua azienda, senza invadente pubblicità, in coincidenza della Notte dei Musei". E conclude: "Al di là dell'iniziativa della società, il costo massimo delle ore di lavoro di cinque custodi non supera i 500 euro. Sono disponibile ad offrirli io. In compenso il danno d'immagine della notizia, rimbalzata sui giornali di tutto il mondo, è di almeno 5 milioni di euro. Se questo è un paese….". 
Ma a sentire i custodi del Colosseo il problema non sono i soldi. Claudio Fianco, 58 anni, fa il custode al Colosseo e vorrebbe invitare a passare un giorno con lui coloro che non si rendono conto di cosa significhi fare questo mestiere, "ma soprattutto non essere messi nelle condizioni di svolgerlo adeguatamente".   
"Noi siamo quelli che danno le informazioni in tutte le lingue – spiega Fianco, che è anche rappresentante del sindacato autonomo Flp – quelli che vanno a soccorrere l'anziano che cade o che si perde, ma anche quelli che vengono presi a testate o a sassate quando i turisti sono spazientiti, e questo capita soprattutto alle custodi. Siamo quelli che hanno a che fare con i venditori ambulanti abusivi, con i borseggiatori, spesso ben vestiti e che pagano il biglietto di ingresso. Una volta scoperti, non sappiamo cosa fare di loro, perché non siamo noi a poterli fermare. E spesso scappano. Veniamo quotidianamente ricoperti di parolacce, anche quelle in tutte le lingue. Siamo quelli che ascoltano ogni giorno migliaia di lamentele sui servizi igienici insufficienti o sulla mancanza di posti a sedere nel percorso".
Non ultimo il problema sicurezza: "La videosorveglianza al Colosseo – spiega – è praticamente inesistente. Cosa accadrebbe ad aprire di notte con il biglietto a un euro? Si avrebbe a che fare con un flusso incontrollabile di persone che sono state invogliate a partecipare alla Notte dei Musei e che non vorrebbero sentirsi dire 'stiamo chiudendo'. Nell'ultima edizione della Notte Bianca il Colosseo fu aperto. Accadde – conclude – che le persone volevano entrare per forza, nonostante i nostri divieti e il tentativo di scaglionarle. Furono divelte delle inferriate, ci arrivarono insulti e bottigliette di acqua. Un inferno".      

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