Dopo l’introduzione ad ottobre del biglietto nominativo, a partire da maggio scatterà il giro di vite sulla bigliettazione del Colosseo. Le cose cambieranno, promette la direttrice del Parco Archeologico Alfonsina Russo. E anche il Comune di Roma sta lavorando per garantire maggiore decoro e cura dell’area con telecamere e presidi fissi di vigili e nettezza urbana. I dettagli sui nuovi paletti contro il bagarinaggio selvaggio, elaborati in stretta collaborazione con la Guardia di Finanza, sono emersi durante l’audizione della dirigente in commissione capitolina Turismo.
Tutti i biglietti “saranno sottoposti a controllo stretto. A fine mese – ha spiegato Russo – ci sarà un avviso pubblico in cui chiederemo i requisiti ai tour operator che potranno accreditarsi al parco. I biglietti saranno destinati equamente, anche secondo la capacità economica. Ci sarà un numero entro il quale non si potrà andare: sarà impossibile l’accaparramento”.
Si punta sulla qualità delle visite: chi vende i biglietti con una mappa o con un video “sarà proprio fuori dalle liste. Tutte le società e i tour operator saranno tracciati dall’inizio alla fine. Chi sgarra sarà espulso. Il sistema – ha detto ancora Russo – dovrebbe entrare in funzione dal 1 maggio e sarà a regime a fine anno. Però questo approccio ci sarà da subito. All’inizio ci sarà un po’ più di elasticità ma chi si comporta male è fuori” .
Il nuovo sistema arriva a valle di mesi di polemiche sui biglietti introvabili, spesso accaparrati in massa con ‘bot’ (sistemi automatici di acquisto online) e rivenduti su altri canali a prezzi maggiorati. Il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano lo scorso autunno era intervenuto introducendo dal 18 ottobre il biglietto nominativo, oltre a potenziare la rete di vendita sul posto, aumentare la quantità di biglietti acquistabili alle casse e anticipando gli orari di visita al mattino. Ciononostante, lamentavano ancora ai primi di gennaio gli operatori del turismo, il problema delle code infinite e dei ‘saltafila’ non era stato completamente risolto.
Esiste certo, ricorda la direttrice Russo, un tema strutturale del monumento: l’ingresso al Colosseo per “motivi di conservazione e sicurezza” non può che essere contingentato; al momento si parla di circa 3.200 visitatori l’ora, che vanno moltiplicati per il numero di ore di apertura. Un flusso gigantesco di turisti, che in città può essere paragonabile solo a un altro gioiello come i Musei Vaticani, con cui non a caso i funzionari del Colosseo si stanno confrontando: il loro modello, ha detto Russo, “è quello ottimale per gestire flussi notevoli”.
Altro nodo che emerse nei mesi passati quello del decoro dell’area circostante: fecero il giro del mondo i video girati dai turisti che mostravano topi e rifiuti. “Ci aspettiamo che anche il Comune collabori – ha concluso – Mi auguro che ci sia una svolta per una maggiore pulizia della piazza, una derattizzazione efficace, la manutenzione delle aiuole e l’accessibilità”. Il Campidoglio, l’estate scorsa, avviò una massiccia operazione anti-roditori. “I risultati saranno sicuramente migliori – ha affermato oggi il presidente della commissione Turismo di Roma Capitale Mariano Angelucci (Pd) – abbiamo portato avanti una delibera nella quale prevediamo il controllo h24 della piazza con Ama, vigili e telecamere. Tutto questo sforzo che stiamo facendo per superare un problema di anni ci fa ben sperare”.