Criticata dal mondo delle associazioni culturali e osteggiata dalla opposizione politica, ora la nuova direzione generale del musei, voluta dal ministro Sandro Bondi (la cui creazione è affidata ad un decreto che dovrebbe arrivare il 28 novembre al consiglio dei ministri), è stata bocciata dal consiglio superiore dei beni culturali. Così come è formulata nella bozza di decreto, ha osservato il presidente del consiglio superiore Salvatore Settis, la nuova direzione è "un errore". Prima di tutto, spiega il professore, perché creerebbe conflitti di competenza con le altre direzioni generali. Ma anche per i compiti affidati al nuovo direttore, che non si limiterebbero alla valorizzazione estendendosi invece al campo assai più delicato della tutela, con il diritto di decidere sulle opere che vengono prestate e con la super visione sui poli museali delle città di Roma, Napoli, Venezia e Firenze. Ma le perplessità toccano anche la scelta per il ruolo di direttore. "Niente di personale contro Mario Resca – commenta Settis – so che è un bravo manager. Del resto anche se fosse stato nominato Antonio Paolucci, avrei avuto obiezioni. Ma non riesco a capire cosa ha in mente il ministro, visto che ha offerto il ruolo di direttore a due persone e due competenze così diverse come Antonio Paolucci e Mario Resca".