Il Comitato World Heritage dell’Unesco ha iscritto 21 nuove meravigli del mondo nella sua lista dei patrimoni culturali dell’umanità nel corso dell’ultima riunione che si è svolta dal 10 al 17 luglio a Istanbul. 12 nuovi siti sono stati scelti per la loro valenza culturale, sei per le bellezze naturali e sei sono stati classificati come “misti”, nel senso che uniscono cultura e bellezza.
L’Italia, con 51 siti in lista, non aveva quest’anno candidature e tuttavia, con 51 siti resta in testa, seguita dalla Cina, che tocca quota 50 siti, grazie all’inclusione quest’anno di Hubei Shennongjia, uno dei tre centri di biodiversità del Paese. Ora la World Heritage List include da 1.052 siti distribuiti in 165 Paesi.
Questi i 21 nuovi siti Unesco: il deserto di Dasht-e Lut, Iran; Parco nazionale di Khangchendzonga, India; Antica città di Filippi, Grecia; Pietre tombali monumentali Stécci (Bosnia-Erzegovina, Croazia, Montenegro e Serbia); Sito archeologico di Nalanda Mahavihara, India; Hubei Shennongija, Cina; Sito archeologico di Ani, Turchia; I Qanat della Persia, Iran; Isole Revillagigedo, Messico; Cantiere navale di Antigua (Antigua e Barbuda); Grotta di Gorham, Gibilterra; Sistema montuoso di Tien Shan (Asia centrale); I dolmen di Antequera (Spagna); Altopiano dell’Ennedi (Ciad); Pampulha, Brasile; Il sito fossile del Mistaken Point a Terranova (Canada); Arte rupestre di Zuojiang Huashan (Cina); Parco nazionale marino Sanganeb (Sudan); Nan Madol, Micronesia; I siti archeologici e le paludi dell’Ahwar (Iraq); Le opere di Le Corbusier.
La prossima sessione del Comitato della World Heritage è in programma a Cracovia nel luglio 2017.