Luxor e i suoi tesori sono salvi. L'assalto da parte di un gruppo di giovani teppisti al tempio di Karnak è stato respinto senza troppi problemi e i turisti continuano a sbarcare dalle navi da crociera nella cittadina dell'Alto Egitto. Tuttavia il bilancio dei saccheggi dei giorni scorsi al Museo egizio del Cairo, e in altri luoghi d'arte del Paese si aggrava, come ammette nel suo sito Zawi Hawass, l'archeologo più famoso d'Egitto, ora ministro per le Antichità: tra i reperti danneggiati la statua di Tutankhamon a cavallo di una pantera; e poteva andare peggio se i saccheggiatori non avessero confuso "il gift-shop con il museo stesso". I reperti più preziosi – afferma Hawass – si sono salvati "grazie a Dio" solo per l'ignoranza dei vandali "che hanno scambiato il gift-shop per il museo stesso e hanno rubato tutta la finta gioielleria e sono scappati via". Tuttavia una decina di loro – riferisce sempre il neo-ministro – sono riusciti a salire attraverso le scale di sicurezza, a sfondare la vetrata del tetto, ed a calarsi nelle sale importanti. "Si sono diretti – ha raccontato – verso la Galleria del Periodo Tardo, ma non trovando oro hanno spaccato 13 vetrine e buttato per terra i reperti antichi. Poi sono arrivati alla Galleria di Tutankhamon. Grazie a Dio sono riusciti ad aprire solo una cassa, quella di Tutankhamon su una pantera e l'hanno scaraventata sul pavimento, danneggiandola".